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PEACE-BUILDING, TRANSIZIONI DI REGIME E SICUREZZA UMANA

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PEACE-BUILDING, POLITICAL TRANSITIONS AND HUMAN SECURITY

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Anno accademico 2023/2024

Codice attività didattica
CPS0570
Docente
Stefano Ruzza (Titolare dell'insegnamento)
Corso di studio
Corso di laurea magistrale in Scienze internazionali (Classe LM-52)
Anno
2° anno
Periodo
Primo semestre
Tipologia
Affine o integrativo
Crediti/Valenza
9
SSD attività didattica
SPS/04 - scienza politica
Erogazione
Tradizionale
Lingua
Italiano
Frequenza
Facoltativa
Tipologia esame
Orale
Prerequisiti
Gli insegnamenti in "Conflitto, sicurezza e statebuilding" e in "Peace-building, transizioni di regime e sicurezza umana" costituiscono organicamente un percorso modulare, di cui le due componenti sono rispettivamente la porzione base ed avanzata.

È necessario avere superato l'esame di "Conflitto, sicurezza e statebuilding" attivo presso il CdLM in Scienze Internazionali per sostenere la prova di "Peace-building, transizioni di regime e sicurezza umana".

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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

L'insegnamento si articola prevalentemente nell'analisi della relazione intercorrente tra regime politico, la sua variazione, e la sicurezza intesa in senso ampio. Integra dunque quanto trattato in "Conflitto, sicurezza e state-building", fornendo alla classe nozioni e strumenti analitici e critici idonei a comprendere, interpretare e valutare le relazioni intercorrenti tra conflittualità, sviluppo economico, robustezza delle istituzioni, e regime politico (con un focus particolare su quest'ultimo aspetto), nonché ad agevolare lo sviluppo delle competenze necessarie a rendere operative tali conoscenze nell'analisi e gestione di casi concreti.

Si tratta di patrimonio di conoscenze e competenze avanzate, centrale nell'ambito del percorso in "peace and conflict sudies". Più in generale, nell'ambito del corso in Scienze Internazionali l'insegnamento è dunque volto a collegare tra loro metodi, strumenti e concetti acquisiti degli studenti nelle varie discipline. La prospettiva adottata è di tipo politologico.

The course focuses on the link and feedback between political regime, its variation, and security in a broad sense. It thus integrates the course on "Conflict, security and statebuilding" by providing analytical and critical tools aimed at understanding, interpreting and evaluating interrelations among conflict, economic development, institutional strength of the state, and political regime, and to facilitate the development of soft skills useful to operationalize this knowledge in the analysis and management of real cases.

The course provides advanced knowledges and skills which are central to the "peace and conflict studies" curriculum, and more broadly, in the frame of the Scienze Internazionali master program, it is aimed at sewing together notions and tools provided by different discplines. The disciplinary standpoint is that of political science.


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Risultati dell'apprendimento attesi

In termini di conoscenza, ci si aspetta che sia acquisita confidenza con i seguenti fondamenti: 1) concetti di democrazia, autoritarismo e di "regimi ibridi"; 2) misurazione della qualità democratica del regime politico; 3) transizioni di regime; 4) relazioni intercorrenti tra regime politico, transizione di regime e conflitto; 5) Myanmar I: la transizione di regime; 6) Myanmar II: la guerra civile e il processo di pace; 

In termini di applicazione, ci si aspetta la capacità di impiegare efficacemente i contenuti di cui sopra nell'analisi di casi reali e ipotetici ulteriori rispetto al Myanmar, cogliendo e problematizzando i collegamenti esistenti tra la qualità del regime politico, la conflittualità, i tentativi di stabilizzazione, le politiche di sviluppo e di consolidamento delle istituzioni dello stato. L'insegnamento intende inoltre incentivare l'autonomia di giudizio e il miglioramento autonomo di capacità trasversali (quali il problem solving e il teamwork) anche per mezzo dei seminari, degli esercizi e delle simulazioni svolte in classe.

Le capacità di apprendimento autonomo - ovvero la capacità di ampliare l'orizzonte sulla base dei contenuti appresi nell'ambito dell'insegnamento - e di efficace comunicazione sono oggetto di valutazione nelle prove di esame.

Knowledge: students are expected to be confident with the following core concepts: 1) democracy, authoritarism, hybrid regimes; 2) indices used to measure democratic quality; 3) regime transitions; 4) links and feedback effects between political regime/regime transition on the one hand, and probability of conflict on the other; 5) Myanmar I: the regime transition; 6) Myanmar II: civil war and peace process; 

Application of knowledge: students are expected to be able to effectively utilize the abovementioned content in the analysis of real and hypothetical cases beyond Myanmar, capturing and problematizing the existing links between quality of the political regime, security, stabilization attempts, policy development and state consolidation. The course also intends to stimulate autonomy of judgment and autonomous improvement of cross-cutting soft skills (such as problem solving and teamwork) also through in-class seminars, exercises and simulations.

The exam is designed to evaluate the abovementioned elements, as well as the ability to expand knowledge and exercise analysis on the basis of content learned during the course, and the ability to communicate effectively.

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Programma

L'insegnamento si divide in due parti.

La prima parte si concentra sulla qualità del regime politico, sulla sua variazione, e sugli effetti che i regimi e i cambiamenti di regime hanno sulla maggiore o minore propensione al conflitto armato in particolare e sulla sicurezza umana più in generale.
Questa parte del programma segue i contenuti presenti nei testi di Diamond, Morlino, Mansfield & Snyder, Boogards, Collier (in quest'ordine) e integra tematicamente i contenuti trattati nell'ambito dell'insegnamento in "Conflitto, sicurezza e statebuilding" aggiungendo la qualità del regime politico (e la sua variazione) come ulteriore variabile chiave al quadro costruito in quella sede.

La seconda parte dell'insegnamento applica i contenuti di "Conflitto, sicurezza e statebuilding" e della prima parte di questo insegnamento a un caso studio affrontato in profondità: il Myanmar. Con riferimento a tale paese il fuoco è posto sia sulla dimensione conflittuale e del processo di pace che sulla variazione di regime, mettendo in evidenza le relazioni tra le due.

The course is divided into two main subsections.

The first focuses on political regime and on its quality, on its variation, and on the effects that regimes and regime changes have on the greater or lesser propensity to conflict and on human security.
This part of the program relies on the works of Diamond, Morlino, Mansfield & Snyder, Boogards and of Collier. Thematically, it integrates the contents treated in the "Conflict, security and statebuilding" course by adding political regime (and its variation) as a further key variable to the framework built therein.

The second part of the course applies the contents of "Conflict, security and statebuilding" and the first part of this course to a in-depth case study : Myanmar. With reference to this country, the focus is placed on both the civil war and peace process on the one hand, and on the regime transition on the other, highlighting the relations between the two.

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Modalità di insegnamento

Alle lezioni che verranno proposte in forma mista: frontale, seminariale e di riflessione condivisa, l'insegnamento affianca altre modalità didattiche. In particolare, al fine di agevolare il passaggio dalle abilità alle competenze, sono previsti alcuni interventi esterni condotti in collaborazione con esperti e specialisti.

In-class activities are varied and make use of a mix of frontal lectures, seminars, and exercises. In particular, in order to enhance opportunities for the development of soft skills, the course will include some lectures delivered experts and practitioners.


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Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame è orale e unisce i tratti della prova semi-strutturata (domande che fissano vincoli da rispettare nel rispondere) a quelli della prova non strutturata (domande a risposta aperta). I quesiti sono infatti volti non soltanto a verificare conoscenza e padronanza delle tematiche trattate a vari livelli di approfondimento, ma anche e soprattutto a mettere alla prova la capacità di pensiero critico e la competenza nell'impiegare strumenti appresi e risorse personali al fine di risolvere problemi complessi, reali o ipotetici. Sono oggetto di valutazione anche le capacità di esposizione. La valutazione è in trentesimi.

The exam is oral and combines questions addressed to verify mastery of topics covered in the course with open-ended questions, meant to evaluate critical thinking, problem-solving and the capacity to use personal skills/resources in order to solve complex problems (real or hypothetical). Presentation skills are evaluated as well.


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Attività di supporto

Testi consigliati e bibliografia

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I testi di esame, per frequentanti e non frequentati sono:

  • D. Mansfield and J. Snyder (1995), “Democratization and war”, Foreign Affairs, May-June 1995, 79-97.
  • J. Diamond (2002), “Thinking about hybrid regimes”, Journal of Democracy, 13:2, 21-35.
  • L. Morlino (2009), “Are there hybrid regimes? Or are they just an optical illusion?”, European Political Science Review, 1:2, 273-296.
  • Collier (2009), “War, Guns and Votes”, London: The Bodley Head (oppure anche la traduzione italiana pubblicata da Laterza, 2010).
  • Bogaards M (2010), “Measures of democratization: from degree to type to war”. Political Research Quarterly, 63:2, 475-;488.
  • Ruzza (2015), “There are two sides to every COIN: Of Economic and Military Means in Myanmar's Comprehensive Approach to Illiberal Peacebuilding”, European Journal of East Asian Studies, 14:1, 76-97.
  • Ruzza, G. Gabusi, D. Pellegrino (2019), “Authoritarian resilience through top-down transformation: making sense of Myanmar's incomplete transition”, Italian Political Science Review, 49:2, 193-209.

Readings are the same, for both attending and non-attending students:

  • D. Mansfield and J. Snyder (1995), “Democratization and war”, Foreign Affairs, May-June 1995, 79-97.
  • J. Diamond (2002), “Thinking about hybrid regimes”, Journal of Democracy, 13:2, 21-35.
  • L. Morlino (2009), “Are there hybrid regimes? Or are they just an optical illusion?”, European Political Science Review, 1:2, 273-296.
  • Collier (2009), “War, Guns and Votes”, London: The Bodley Head (oppure anche la traduzione italiana pubblicata da Laterza, 2010).
  • Bogaards M (2010), “Measures of democratization: from degree to type to war”. Political Research Quarterly, 63:2, 475-;488.
  • Ruzza (2015), “There are two sides to every COIN: Of Economic and Military Means in Myanmar's Comprehensive Approach to Illiberal Peacebuilding”, European Journal of East Asian Studies, 14:1, 76-97.
  • Ruzza, G. Gabusi, D. Pellegrino (2019), “Authoritarian resilience through top-down transformation: making sense of Myanmar's incomplete transition”, Italian Political Science Review, 49:2, 193-209.



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Note

Le lezioni inizieranno lunedì 25 settembre, e si terranno ogni lunedì, martedì e mercoledì, dalle 12 alle 14.

È possibile sostenere la prova di esame in lingua inglese, previo accordo con il docente.

Lectures will state Monday 25 September, and will be held every Monday, Tuesday and Wednesday, from 12 am to 2 pm.

Registrazione
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    Ultimo aggiornamento: 28/09/2023 19:56
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