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Polo universitario per studenti detenuti

Casa circondariale "Lorusso e Cutugno"


La storia

L’istituzione del Polo Universitario per studenti detenuti presso la Casa Circondariale di Torino ha radici nell'attività svolta sistematicamente, a partire dagli anni ’80, dalla Facoltà di Scienze Politiche per garantire ai detenuti l'esercizio del diritto allo studio. 
All’inizio sollecitata a rispondere alla richiesta avanzata soprattutto dai detenuti “politici” di poter riprendere gli studi universitari interrotti, la Facoltà delineò in seguito la possibilità di una iniziativa più strutturata atta a favorire un percorso di risocializzazione attraverso lo studio universitario per quanti avessero titolo e interesse ad iscriversi all’Università.

L’esperienza trovò una formalizzazione attraverso un Protocollo d'intesa che fu firmato il 27 luglio 1998 tra Università degli Studi di Torino, Tribunale di Sorveglianza e Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria.  
Nel 2008 fu istituita all’interno della Casa Circondariale di Torino una sezione “dedicata” per gli studenti universitari, in cui creare un ambiente idoneo allo studio, alla conservazione e alla circolazione dei libri e del materiale didattico, alle lezioni e all'incontro con i docenti. 
Alla Facoltà di Scienze Politiche si affiancò ben presto quella di Giurisprudenza.

In conseguenza della riforma che ha investito il sistema universitario, alle Facoltà sono subentrati i Dipartimenti che gestiscono percorsi di laurea triennali e magistrali.  In specifico quello di Culture, politica e società e quello di Giurisprudenza.

Da alcuni anni l’offerta didattica si è ampliata, in conseguenza di una posizione di principio, oggi condivisa a livello nazionale, ossia il rispetto del diritto allo studio universitario a persone private della libertà che in quanto tale non può essere oggetto di una offerta formativa limitata a pochi percorsi di studio, ma deve – fatti salvi limiti “oggettivi” per lauree che richiedano frequenza obbligatoria, laboratori, tirocini, ecc. – assecondare gli interessi di chiunque intenda iscriversi all’Università.

L’impegno dell’Università
Negli ultimi anni, alla presenza nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino si è affiancato l’impegno a garantire opportunità di iscrizione a persone ristrette in altri istituti penitenziari situati nell’area di competenza dell’Università di Torino. In particolare, è stato realizzato un secondo Polo con sezione dedicata agli studenti universitari nella Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo. Iscritti sono anche a Fossano, Ivrea, Novara.
Le varie strutture (Dipartimenti e Corsi di Laurea, docenti e tutor) sono impegnate a garantire agli studenti e alle studentesse detenuti/e lezioni, seminari e altre forme di didattica, assistenza alla preparazione degli esami, prove di esame, assistenza alla preparazione delle tesi di laurea e loro discussione in sedute di laurea appositamente organizzate o, se possibile, in quelle previste presso le normali sedi di Ateneo. 

Un Responsabile di Ateneo (Delegato del Rettore) ha la responsabilità dei rapporti con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP), con le Direzioni degli Istituti penitenziari in cui vi sono persone detenute e – da alcuni anni – anche con gli Uffici Interdistrettuali dell’Esecuzione penale esterna (UIEPE). Ha anche responsabilità nella gestione delle risorse economiche messe a disposizione annualmente della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il Delegato del Rettore è affiancato, per il coordinamento delle attività didattiche, da referenti designati dai diversi Dipartimenti che gestiscono Cds cui sono iscritti persone detenute. Gli aspetti organizzativi sono curati da una unità di personale tecnico amministrativo con funzioni di coordinamento e due tutor dedicate.
I docenti impegnati sono potenzialmente tutti i titolari di insegnamenti previsti nei piani di studio dei Corsi di laurea triennali e magistrali cui sono iscritte/i studentesse e studenti in condizione di privazione della libertà personale. Il numero può dunque variare di anno in anno, a seconda di iscritte/i ai diversi anni di corso e in conseguenza degli ingressi e delle uscite (per conclusione degli studi o per l’ottenimento di misure alternative).

Gli studenti e le studentesse
Gli studenti che possono accedere alla “sezione Polo” della Casa Circondariale di Torino o a quella della Casa di Reclusione di Saluzzo sono circa 50.
Oltre ad essi sono considerati a tutti gli effetti studenti e studentesse del Polo (sotto il profilo del trattamento amministrativo e dei supporti loro offerti), anche detenuti/e presenti in altre Sezioni degli Istituti citati o in altre carceri, per motivi relativi alle loro specifiche condizioni. 
Inoltre sono sostenuti nel loro impegno anche una quindicina di studenti e studentesse (attualmente 3) che fruiscono di misure alternative diverse (art. 21, semi-libertà, affidamento in prova, ecc.) o a fine pena, che possono così portare a termine i loro studi. 
Il Dipartimento di Culture, Politica e Società vede attualmente (anno accademico 2022/23), sul totale di 94 iscritti all’Università, 32 studenti e studentesse distribuiti tra i Corsi di laurea triennali in Scienze Politiche e sociali, Comunicazione interculturale e Innovazione sociale, comunicazione, nuove tecnologie. Sono inoltre 6 gli iscritti a 4 diversi Corsi di laurea magistrali.
Gli altri iscritti si distribuiscono tra corsi di laurea in Giurisprudenza, di Lettere, di Studi storici, del DAMS e della SUISM (Scienze delle Attività motorie e sportive).

Contributo economico della Compagnia di San Paolo
Il Polo, fin dalla sua origine, si avvale di un contributo annuale da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo, nel quadro della Convenzione generale che regola i rapporti tra la stessa Fondazione e l’Ateneo. 
Il contributo consente di garantire il pagamento delle tasse (di immatricolazione, prima rata di iscrizione al primo e ad anni agli anni successivi, di laurea), la fornitura di tutti i libri di testo, di materiale didattico e di cancelleria, le attrezzature informatiche e il relativo materiale di consumo. Esso consente inoltre di retribuire i tutor dedicati al Polo.
Il contributo della Compagnia di San Paolo ha consentito anche di costituire, negli anni, presso la Biblioteca Gioele Solari, una sezione di libri sulle tematiche carcerarie e l’abbonamento ad alcune importanti riviste di settore, al fine di diffondere presso il corpo docente e gli studenti dell’Ateneo una maggiore conoscenza della realtà carceraria e degli studi che su di essa sono svolti in Italia e in altri Paesi.

Servizio civile di Ateneo
Da alcuni anni sono presenti al Polo volontari e volontarie del Servizio Civile Universale nell’ambito di uno dei progetti di Ateneo. Collaborano all’insieme delle attività del Polo, con compiti di supportare la didattica, con particolare riferimento al tutoraggio rivolto agli studenti detenuti per la preparazione degli esami e della tesi di laurea, e di organizzazione di attività di carattere culturale.

Referenti

Ultimo aggiornamento: 25/07/2023 16:22
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