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Oggetto:
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SOCIOLOGIA DEI CONSUMI E SOSTENIBILITA' A (LAUREA MAGISTRALE)

Oggetto:

SOCIOLOGY OF SUSTAINABLE CONSUMPTION

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
LET0214
Docente
Dario Padovan (Titolare dell'insegnamento)
Corso di studi
Corso di studio magistrale in Produzione e organizzazione della comunicazione e della conoscenza (Classe LM-59)
Anno
1° anno
Tipologia
Affine o integrativo
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
SPS/08 - sociologia dei processi culturali e comunicativi
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Obbligatoria
Tipologia d'esame
Prova pratica
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

 Il corso si propone di approfondire la riflessione sociologica sul fenomeno del consumo in un’ottica di sostenibilità ambientale. Gli obiettivi formativi del corso sono i seguenti:

  1. Conoscere e presentare i principali approcci sociologi al tema dei consumi e dei consumi sostenibili includendo anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nel campo di studi dei consumi e della sostenibilità ambientale.
  2. Possedere conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle di base consentendo di elaborare e/o applicare idee originali a progetti applicativi, o in contesti di ricerca o alla risoluzione di problemi.
  3. Applicare le conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi a settori di studio e professionali connessi al tema dei consumi;
  4. Integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle conoscenze nel campo dei consumi e della sostenibilità ambientale;
  5. Comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le conoscenze nel campo di studio dei consumi, e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti;
  6. Sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo.

 

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Risultati dell'apprendimento attesi

 CONOSCENZA Acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche afferenti, all’area di studio dei consumi e della sostenibilità ambientale. Conoscenza e capacità di comprensione di sistemi complessi e processi sociali e organizzativi e di individuarne i fabbisogni informativi e simbolici.

COMPETENZA Utilizzazione delle conoscenze e abilità acquisite per affrontare situazioni problematiche significative o produrre nuovi “oggetti” (inventare, creare) nel campo delle professioni collegate al consumo, quali ad esempio la promozione del green marketing, o la promozione di campagne di comunicazione volte alla riduzione o diffusione di certi tipi di consumo. Capacità di trasferire in modo autonomo ed efficace conoscenze e abilità in contesti e tempi diversi.

ABILITA’ Applicazione di conoscenze e del know-how specifico della sociologia dei consumi per portare a termine compiti e risolvere problemi teorici o pratici nel campo dei consumi come per esempio la redazione di un questionario, la lettura di dati statistici, l’interpretazione di dati ambientali, la comunicazione d’impresa, il green marketing, i bilanci d’impresa. Capacità di conoscere e comprendere le dinamiche di diffusione dei mezzi e dei messaggi in relazione a pubblici e contenuti veicolati e le identità sociali connesse.

 

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Attività di supporto

 Durante il corso verranno utilizzati strumenti di supporto quali film e interventi di esperti.

 

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Programma

 Il corso è diviso in tre parti:

1. Nella prima parte il corso si concentrerà sulle diverse teorie sociologiche che spiegano la natura del consumo, i suoi aspetti sociali, economici, psicologici, antropologici. A questo fine saranno presi in considerazione alcuni significati convenzionali del consumo: come un’azione che risponde a bisogni più o meno di base; come un’azione che introduce delle distinzioni tra i membri e i gruppi della società; come un’azione culturalmente orientata dalla struttura sociale e tesa a strutturare l’ordine culturale della società; come conseguenza della manipolazione delle coscienze e dei bisogni individuali da parte della pubblicità. Saranno poi presi in considerazioni aspetti quali le pratiche di consumo, la natura delle merci, il consumo come distinzione sociale, i luoghi del consumo, il consumismo, le culture del consumo, i limiti del consumo, il passaggio dall’homo politicus all’homo consumens.

2. Nella seconda parte un interesse peculiare verrà rivolto al tema del metabolismo sociale in quanto modello sistemico di descrizione e spiegazione dei consumi. Il consumo verrà analizzato in quanto attività sociale correlata a fattori quali il cambiamento climatico, la crisi energetica, i rischi ambientali, la crisi della crescita economica. Le domande alle quali si cercherà di rispondere sono le seguenti: cosa consumiamo in realtà quando consumiamo oggetti, cibo, beni e servizi di varia natura? Quali sono le conseguenze socio-ambientali del consumo ordinario e quotidiano di beni, servizi, oggetti? Quante risorse – energia, materia, conoscenza, lavoro, pratiche – sono incorporate nei nostri consumi di tutti i giorni? Posto in questo modo, il problema dei consumi va ben oltre le tradizioni della sociologia dei consumi. Durante il corso si discuterà della ricomposizione di produzione e consumo, mostrando come ogni processo produttivo è anche un processo di consumo; che ogni pratica di consumo influenza la produzione e la disponibilità fisica degli oggetti consumati; che il consumo costituisce un limite fisico e sociale della crescita economica.

3. Nella terza parte il corso si occuperà di chiarire la natura ordinaria e routinaria del consumo, i modelli di mutamento dei consumi nella prospettiva della sostenibilità ambientale, il ruolo delle pratiche sociali nel consumo convenzionale e in quello sostenibile. Il corso intende quindi sfidare il prevalente punto di vista che sostiene che il consumo puà essere inteso come un esercizio di scelta individuale e volontaria in relazione a preferenze personali connesse agli stili di vita che un soggetto decide di abbracciare. In realtà, il consumo non è il regno della libertà. Il consumo è l’espressione di differenze socio-strutturali e vincolato dalla ineguale distribuzione delle risorse tra i gruppi sociali. Il consumo è un’impresa collettiva essenzialmente radicata (embedded) in pratiche sociali routinizzate. Di conseguenza, la maggior parte del consumo viene normalizzato nella condotta pratica della vita quotidiana e dato per scontato. Tale punto di vista del comportamento del consumatore suscita rilevanti problemi empirici e teorici relativi alla capacità degli individui di adottare, e adattare, riflessivamente modi di consumo sostenibili. Il consumo è un processo complesso e socialmente differenziato che non può essere alterato, modificato o cambiato semplicemente offrendo ai consumatori differenti opzioni di stili di vita, o informando sulla qualità dei differenti prodotti. Particolare attenzione verrà posta al tema delle pratiche sociali di consumo, in virtù delle quali il consumo si situa tra i due poli delle cosiddette agency e strutture.

 I frequentanti dovranno leggere, riassumere e presentare in classe materiali scelti tra differenti blocchi di saggi ed articoli che verranno proposti all'inizio del corso 

 

Testi consigliati e bibliografia

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 Per i non frequentanti i testi da presentare all'esame sono i seguenti:

Martinez-Alier J., L’ecologia dei poveri, Jaca Book, Milano, 2009.

Padovan D. e Spano I., Lo sviluppo sostenibile tra pratiche e paradossi, Città Aperta Edizioni, Troina, 2009.

 

più un testo a scelta tra i seguenti

Jackson T., Prosperità senza crescita, Edizioni Ambiente, Milano, 2011;

Wuppertal Institute, Futuro sostenibile, Edizioni Ambiente, Milano, 2011;

Brown L., Piano B 4.0. Mobilitarsi per salvare la civiltà, Edizioni Ambiente, Milano, 2011;

Bauman Z., Homo Consumens, Erickson, Trento, 2007

Hawken P., Lovins A e Lovins Hunter L., Capitalismo naturale, Edizioni Ambiente, Milano, 2001.

Rifkin J., Ecocidio, Mondadori, Milano, 2001;

Meadows D. & D., Randers J., I nuovi limiti dello sviluppo, Mondadori, Milano, 2006.

Hirsch F., I limiti sociali allo sviluppo, Bompiani, Milano, 1981.

Immler H., Economia della natura, Donzelli, Roma, 1996;

Heller A., Sociologia della vita quotidiana, PGreco, Milano, 2013

 



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Note

 E' necessaria una buona conoscenza della lingua inglese

 

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Ultimo aggiornamento: 10/06/2014 11:16
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