Vai al contenuto principale

INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE CLaSS



Il regolamento didattico definisce la prova finale come “[...] una dissertazione di norma collegata all’esperienza di tirocinio o comunque trattante un tema di rilevanza per il servizio sociale professionale".

Questo significa che la dissertazione finale può riguardare quanto osservato e/o sperimentato nel tirocinio, ad esempio: un fenomeno, un intervento professionale, un aspetto organizzativo, teorico/epistemologico, metodologico e deontologico. Può altresì riguardare una questione più ampia, che non necessariamente si debba aver osservato e/o sperimentato. Affinché si chiarisca il senso di “questione più ampia”, a titolo esemplificativo, si pensi alle prove finali di storia del Servizio Sociale: è evidente che non possano esserci studenti/esse che osservino e sperimentino tematiche inerenti la storia! Dunque, non c’è un obbligo per cui l’argomento della tesi debba essere strettamente connesso con il tirocinio, in modo rigido! si può analizzare anche un concetto avvicinato durante l’esperienza, nonostante questo non sia stato osservato o sperimentato (esempio: la concezione dell’infanzia nella storia).

Sì, il medesimo argomento può essere affrontato da vertici disciplinari differenti, quindi la/lo studente/essa può decidere di servirsi di una chiave di lettura sociologica/psicologica/ del servizio sociale ecc. Si pensi al tema del maltrattamento all’infanzia, questo può essere sviluppato da molteplici vertici disciplinari!
Suggerimento: non sempre è necessario cambiare argomento se il/la relatore/trice contattato/a in prima battuta non è disponibile a seguirvi; in molti casi l’argomento può essere mantenuto: basta cambiare il vertice disciplinare!

È fortemente sconsigliato! Ma per lo/la studente/essa: infatti compiere l’analisi teorico critica di un argomento di cui si è totalmente a digiuno, che non si è avvicinato in nessun modo durante il tirocinio, diventerebbe un’operazione più lunga e complicata; decisamente più opportuno e più strategico è utilizzare al massimo le conoscenze acquisite durante lo svolgimento del tirocinio. Lo/la studente/essa consideri inoltre che il punteggio massimo attribuito al tirocinio è cinque, mentre la prova finale vale un massimo di tre punti. Il Corso di Laurea quindi valorizza in modo significativo l’esperienza di tirocinio e l’esercizio di raccordo teoria prassi che viene svolto all’interno di essa; dunque, vale la pena, nella prova finale, far fruttare le conoscenze acquisite, anziché rincominciare da capo un argomento mai affrontato.

Suggerimento: nella prova finale, misurarsi con un tema che non sia troppo estraneo con l’area di intervento individuata nel tirocinio, sia per ottimizzare i tempi, sia perché siamo in un corso di laurea professionalizzante, che si propone di far fruttare gli apprendimenti!

No, ma… ci sono due casistiche e i suggerimenti pertanto variano.

Studente/essa che ha svolto il primo tirocinio nel secondo semestre del secondo anno, ed è quindi in regola: può scegliere un argomento di taglio organizzativo, istituzionale, delle politiche sociali, e quindi iniziare la tesi prima di svolgere il secondo tirocinio. Nonostante si possa, non è particolarmente consigliato perché durante il secondo tirocinio potrebbe incontrare un tema/fenomeno/concetto che la/lo coinvolge particolarmente e che gli/le interesserebbe approfondire nella prova finale: a questo punto dovrebbe o rinunciarvi oppure abbandonare il progetto iniziale a cui tuttavia aveva dedicato tempo ed energia.

Studente/essa che ha svolto il primo tirocinio in ritardo rispetto al scansione temporale prevista dal piano carriera: tale studente/essa può prendere maggiormente in considerazione la possibilità di iniziare la prova finale dopo il primo tirocinio, al fine di non dilatare troppi i tempi per concludere il percorso formativo. Quindi lo/la studente/essa “fuori corso” può organizzarsi per arrivare ad essere a buon punto con l’elaborato finale prima dell’inizio del secondo tirocinio; tuttavia con la consapevolezza che i rischi di cui sopra valgono in egual misura.

Il suggerimento, in generale, è quello di iniziare a contattare il/la docente durante il secondo tirocinio, quando si scrive la pianificazione. Possono esserci tuttavia variabili da tenere in considerazione: ad esempio alcuni/e docenti sono molto richiesti; quindi, qualora si volesse chiedere la disponibilità proprio ad uno/a di tali docenti, bisognerebbe quantomeno giocare d’anticipo.

No, per la triennale non è prevista. Il/la relatore/trice può però chiedere una consulenza/collaborazione ad altri/e docenti.

Sì, ma solo se si è sostenuto l’esame del suo insegnamento e - come previsto dal Regolamento didattico" se il/la docente è di un altro CdL, il/la candidato/a deve chiedere in forma scritta autorizzazione al Presidente del Corso di Laurea, motivando le ragioni e specificando gli obiettivi della dissertazione. La deroga è oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Corso di laurea".

No, perché non si sostengono esami con docenti di guida al tirocinio. Tuttavia, anche qui, si può avviare una collaborazione tra docente relatore/trice e docente di guida al tirocinio.

Così come previsto dal Regolamento didattico del CLaSS, la valutazione conclusiva della carriera di chi studia dovrà tenere conto delle valutazioni sulle attività formative precedenti, sulla relazione finale di tirocinio e sull’elaborato finale.

La prova finale si compone dunque di due parti tra di loro connesse:
a) la relazione di tirocinio che verte sulle dinamiche del processo di apprendimento e sui suoi esiti, con particolare attenzione alle componenti metodologiche, deontologiche, tecniche delle competenze e alla dimensione del ruolo professionale all’interno del sistema dei servizi in cui opera la professione.

b) la dissertazione volta ad analizzare, approfondire o sviluppare un tema attinente o ispirato alla complessiva
esperienza di tirocinio (cioè T1 in secondo anno e T2 in terzo anno).

La valutazione si compone di tre elementi: quella delle due fasi del tirocinio e quella della dissertazione finale.

Così come previsto dal Regolamento didattico del CLaSS, come criterio sulla base del quale determinare il calcolo del punteggio di ogni componente che concorre al voto finale di laurea (sommandosi al punteggio ottenuto negli esami) si considera che – stabilendo un massimo di 8 punti da attribuire all’insieme dei due “prodotti” – esso risulta dalla somma dei punteggi ottenuti secondo questa divisione:

- 0-5 punti per la relazione sui due anni di tirocinio;

- 0-3 punti per la dissertazione finale.

Le/i tirocinanti del CLaSS al termine del tirocinio conseguono un punteggio in 30esimi attribuito a ognuna delle due fasi del tirocinio (T1 e T2) . La media pesata delle due valutazioni viene poi convertita in una scala da 0 a 5.

E' possibile simulare questo il calcolo attraverso il Facsimile scheda calcolo punteggio finale
(per un corretto funzionamento scaricare la scheda sul pc ed aprirla con Adobe Reader)

 

Ultimo aggiornamento: 24/07/2023 12:42
Location: https://www.didattica-cps.unito.it/robots.html
Non cliccare qui!