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Oggetto:
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CONFLITTO, SICUREZZA, STATE-BUILDING

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CONFLICT, SECURITY, STATE-BUILDING

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Anno accademico 2015/2016

Codice dell'attività didattica
CPS0004
Docente
Stefano Ruzza (Titolare dell'insegnamento)
Corso di studi
Corso di studio magistrale in Scienze internazionali (Classe LM-52)
Anno
1° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
9
SSD dell'attività didattica
SPS/04 - scienza politica
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Prerequisiti

I concetti essenziali verranno introdotti nella prima parte dell’insegnamento.

Fundamental concepts are introduced in the first part of the course.

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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Partendo da un concetto allargato di sicurezza, l'insegnamento è volto a fornire agli studenti nozioni e strumenti analitici e critici idonei a comprendere, interpretare e valutare le relazioni intercorrenti tra conflittualità, sviluppo economico, robustezza delle istituzioni statali e regime politico, nonché ad agevolare lo sviluppo delle competenze necessarie a rendere operative tali conoscenze nell’analisi e gestione di casi concreti.

Grounded on a broad concept of security, the course is designed to provide analytical and critical tools addressed to understand, interpret and evaluate interrelations among conflict, economic development, institutional strength and political regime, and to facilitate the development of soft skills useful to operationalize this knowledge in the analysis and management of real cases.

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Risultati dell'apprendimento attesi

In termini di conoscenza e comprensione, l'insegnamento è volto a valutare nessi e relazioni intercorrenti tra sicurezza, sviluppo economico, robustezza dello stato, regime politico e governance globale nel contesto internazionale, nonché ad approfondire i caratteri correnti della conflittualità e della violenza organizzata e i vari modelli di intervento - militare e non - che nel mondo contemporaneo vengono frequentemente giustificati come strumenti di stabilizzazione e protezione dei diritti e della democrazia. L'insegnamento si avvale di un taglio prevalentemente, ma non esclusivamente, politologico.

In termini di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione, i seminari, gli esercizi e le simulazioni svolte in classe si ripropongono di mettere lo studente nelle condizioni di superare la classica matrice culturale occidentale nell'approccio ai temi trattati, di cogliere e  problematizzare i collegamenti esistenti tra tentativi di stabilizzazione, politiche di sviluppo e consolidamento di regimi in senso democratico e di incentivare il miglioramento autonomo di capacità trasversali (quali il problem solving e il teamwork) in funzione di attività di analisi, conflict transformation e di peacebuilding.

The course is designed to assess interrelations among security, economic development, institutional strength, political regime and global governance in the international context, as well as to provide an in-depth knowledge of the characters of today's forms of organized violence and of the various models of intervention - military and otherwise - that are often justified as a means of stabilization and protection of human rights and democracy. The course employs an approach grounded mostly (but not exclusively) on political science.

The course is also designed to provide means to apply knowledge through the use of in-class seminars, exercises and simulations. These teaching methods, complementary to conventional frontal lectures, are meant to allow the student to overcome the classic "rational" western approach to problems, to better grasp and problematize links between stabilization, political development and consolidation of democratic regimes and to encourage self-improvement of soft skills (such as problem solving and teamwork).

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Modalità di insegnamento

Alle lezioni che verranno proposte in  forma mista: frontale, seminariale e di riflessione condivisa, l’insegnamento affianca altre modalità didattiche. In particolare, al fine di agevolare il passaggio dalle abilità alle competenze, sono previste 8 ore dedicate a un roleplay e almeno 12 ore di interventi esterni condotti in collaborazione con professionisti attivi sul campo.

In-class activities are varied and make use of a mix of frontal lectures, seminars, and exercises. In particular, in order to enhance opportunities for the development of soft skills, are planned at least 8 hours of roleplaying activities and at least 12 hours of talks with professionals with experience related to topics covered in the course (conflict researchers, security professionals, humanitarian operators, international institutions professionals).

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Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame è orale e unisce i tratti della prova semi-strutturata (domande che fissano vincoli da rispettare nel rispondere) a quelli della prova non strutturata (domande a risposta aperta). I quesiti sono infatti volti non soltanto a verificare la padronanza delle tematiche trattate a vari livelli di approfondimento, ma anche e soprattutto a mettere alla prova la capacità di pensiero critico dello studente e la sua competenza nell'impiegare strumenti appresi e risorse personali al fine di risolvere problemi complessi, reali o ipotetici. Sono oggetto di valutazione anche le capacità di esposizione.

Tutte le attività complementari alle lezioni tenute nell'ambito dell'insegnamento sono da considerarsi un banco di prova informale, che consenta agli studenti - con l'ausilio del docente - una auto-valutazione progressiva e una pianificazione personalizzata del percorso di formazione. La maturità dello studente nell'ambito della disciplina è riassunta nel voto di esame, che tiene dunque conto delle capacità di auto-valutazione e di adattamento in autonomia dello studente lungo l'intero iter formativo. Sulla base di questo presupposto, l'esame si tiene in forma identica per frequentanti e non frequentanti.

The exam is oral and combines questions addressed to verify the student's mastery of topics covered in the course with open-ended questions, meant to evaluate critical thinking, problem-solving and the capability to use personal skills/resources in order to solve complex problems (real or hypothetical). Presentation capabilities are evaluated as well. Activities complementary to lectures (like in-class exercises) are to be considered informal tests, meant to provide the students (with the assistance of the lecturer) means of self-assessment and self-evaluation throughout the course. The final mark thus takes into account the student's ability to self-evaluate and adapt throughout the entire training process. Given that attendance to in-class lectures and exercises is non-mandatory, and that it is left to the student's judgement to decide if opt-in or out of them, the exam is held in identical form for both attending and non-attending students.

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Attività di supporto

Il "Laboratorio sui conflitti armati" è stato concepito in modo da essere complementare ai contenuti e alla attività erogate nell'ambito dell'insegnamento in "Conflitto, sicurezza e statebuilding". La partecipazione degli studenti frequentanti l'insegnamento a tale laboratorio è pertanto privilegiata.

The " Workshop on Armed Conflicts" has been designed to be complementary to content and activities covered within the course in "Conflict, security and statebuilding." Request to participate in the " Workshop on Armed Conflicts" coming from students attending the course on "Conflict, security and statebuilding" are thus favoured.

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Programma

Le prime ore di lezione verranno dedicate a una breve introduzione all'insegnamento e alle sue modalità di svolgimento. Seguirà un approfondimento in forma seminariale dei concetti chiave (sicurezza, sviluppo economico, statualità e regime politico) e delle relazioni intercorrenti tra questi. Verranno poi richiamati, al fine di amalgamare la classe e fornire una base di partenza comune, i principali approcci delle relazioni internazionali applicati agli studi sulla sicurezza (security studies) e al conflitto(conflict studies).

Dopo questa prima parte dell’insegnamento si terrà un primo roleplay, della durata di 4 ore, il cui obiettivo è duplicemente diagnostico, volto cioè a rendere gli studenti maggiormente consapevoli sia relativamente a possibili riduzioni mentali legate a concetti chiave (ad esempio governance, sicurezza, diritti umani) sia al livello di sviluppo delle loro abilità trasversali, dal problem-solving al teamwork. È prevista una seconda sessione del medesimo roleplay verso la fine dell’insegnamento al fine di consentire agli studenti una comparazione e una auto-valutazione.

La parte centrale dell’insegnamento è volta ad approfondire in dettaglio aspetti specifici, seguendo la traccia tematica suggerita nei testi che costituiscono la bibliografia di riferimento. In particolare, si procederà a partire dal testo di MacGinty e Williams, per poi procedere con Berdal e infine con Collier. Viene dunque osservata l'influenza delle dinamiche conflittuali e di sviluppo (economico e sociale) sulle possibilità di stabilizzazione (o destabilizzazione) del regime politico, a partire dai tratti costitutivi delle forme contemporanee della conflittualità (internalizzazione, civilizzazione, evanescenza del monopolio weberiano della forza, forme irregolari di confronto armato). Sono inoltre analizzati criticamente i modelli di intervento, militare e non, che nel mondo post-bipolare hanno cercato di produrre stabilizzazione e democratizzazione: dal regime change al peacebuilding.

A complemento del programma vengono richiamati i vari esempi concreti presenti nei testi di esame, nonché sviluppato in profondità un caso studio in particolare: il Myanmar.

Gli interventi esterni tenuti dai professionisti operanti nel settore di interesse (funzionari internazionali, militari, operatori umanitari), distribuiti nel corso dell’intero insegnamento, costituiscono una ulteriore possibilità fornita agli studenti per mettersi a confronto con prospettive diverse e comprendere come gli strumenti disciplinari proposti nell'ambito dell'insegnamento possano poi essere variamente declinati nella pratica.

The first part of the course is devoted to a brief introduction of key concepts (security, economic development, statehood and political regime) through the use of both frontal lectures and seminars. In order to amalgamate the class and provide a shared starting point to everyone, the main approaches to security studies and to conflict studies are also recalled in this phase.

A first roleplay (lasting 4 hours) ensues. The exercise has a twofold objective: on one hand, is meant to expose inconscious mental reductions related to key concept (e.g. confusing a specific type of governance with the general notion of governance); on the other to provide students with a chance to self-evaluate their own development of soft skills (like teamwork and problem-solving). A second session of the same roleplay is held towards the end of the course, in order to allow students to self-evaluate their progresses.

The central part of the course is aimed at acquire in-depth knowledge of the topics covered in the textbooks, starting with the text of MacGinty and Williams, then proceeding with Berdal's and finally with Collier's. The influence of conflict and of development (economic and social) on chances of stabilization (or destabilization) of political regimes are analysed, along with the constitutive features of contemporary armed conflicts (internalisation, civilization, evanescence of Weberian monopoly of force , irregular forms of armed confrontation). Models of intervention, military or otherwise, are critically analysed as well.

To complement cases and examples recalled in the texts, an in-depth case-study is introduced and used throughout the course: Myanmar (Burma).

The talks held by non-academic professionals working in the field of peacebuilding/conflict transformation are meant as a further opportunity to confront with different perspectives and to understand how the notions, concepts and tools introduced in class are of use in practice.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

I testi di esame, per frequentanti e non frequentati sono:

  • C. Tilly, "War making and state making as organized crime", in P. B. Evans, D. Rueschemeyer & T. Skocpol (Eds.), Bringing the state back in, Cambridge UP, Cambridge 1985, pp. 169-191
  • M. Berdal, "Building Peace After War", Routledge, London New York 2009 (esclusa la terza parte del testo, pp. 135-169).
  • P. Collier, "Guerre, armi e democrazia", Laterza, Roma-Bari 2010.
  • R. Mac Ginty e A. Williams, "Conflict and Development", Routledge, London and New York 2009.

Readings are the same, for both attending and non-attending students:

  • C. Tilly, "War making and state making as organized crime", in P. B. Evans, D. Rueschemeyer & T. Skocpol (Eds.), Bringing the state back in, Cambridge UP, Cambridge 1985, pp. 169-191
  • M. Berdal, Building Peace After War, Routledge, London New York 2009 (with the exception of part III, pp. 135-169).
  • P. Collier, War, guns and votes, The Bodley Head, London 2009
  • R. Mac Ginty e A. Williams, Conflict and Development, Routledge, London and New York 2009.



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Orario lezioni

GiorniOreAula
Lunedì16:00 - 18:00Aula C4 Campus Luigi Einaudi - CLE
Martedì16:00 - 18:00Aula C4 Campus Luigi Einaudi - CLE
Mercoledì16:00 - 18:00Aula C4 Campus Luigi Einaudi - CLE
Lezioni: dal 21/09/2015 al 18/11/2015

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Note

LE DATE DI APPELLO PER LA SESSIONE INVERNALE SONO:

20/01, ore 9:30

10/02, ore 9:30

24/02, ore 9:30

È possibile preparare l'esame interamente a partire da testi in lingua inglese, sostituendo la traduzione del volume di Collier con il testo originale (P. Collier, "War, guns and votes", The Bodley Head, London 2009). È del pari possibile sostenere la prova di esame in lingua inglese, previo accordo con il docente.

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Ultimo aggiornamento: 18/11/2015 21:53
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