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CONFLITTO, SICUREZZA, STATE-BUILDING

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CONFLICT, SECURITY, STATE-BUILDING

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Anno accademico 2018/2019

Codice dell'attività didattica
CPS0004
Docente
Stefano Ruzza (Titolare dell'insegnamento)
Corso di studi
Corso di laurea magistrale in Scienze internazionali (Classe LM-52)
Anno
1° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
9
SSD dell'attività didattica
SPS/04 - scienza politica
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Prerequisiti

I concetti essenziali verranno introdotti nella prima parte dell’insegnamento. Coloro che non abbiano familiarità con i concetti chiave propri della disciplina delle Relazioni Internazionali sono caldamente incoraggiati a seguire il ciclo di incontri introduttivo tenuto dalla prof.ssa Anna Cafferena (si veda la pagina dell'insegnamento "Relazioni Internazionali e Nuovo Ordine Globale").

Essential concepts are introduced in the first part of the course. Those who are not familiar with IR notions are strongly encouraged to follow the introductory lectures held by Prof. Anna Cafferena (see the "International Relations and New Global Order" page).

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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Partendo da un concetto allargato di sicurezza, l'insegnamento è volto a fornire agli studenti nozioni e strumenti analitici e critici idonei a comprendere, interpretare e valutare le relazioni intercorrenti tra conflittualità, sviluppo economico, robustezza delle istituzioni statali e regime politico, nonché ad agevolare lo sviluppo delle competenze necessarie a rendere operative tali conoscenze nell'analisi e gestione di casi concreti. Nell'ambito del corso in Scienze Internazionali, l'insegnamento è dunque volto a collegare tra loro, nell'ambito dei peace and conflict studies, gli strumenti e i concetti economici, politici e sociali acquisiti degli studenti nelle varie discipline.

Starting from a broad concept of security, the course is designed to provide analytical and critical tools addressed to understand, interpret and evaluate interrelations among conflict, economic development, institutional strength and political regime, and to facilitate the development of soft skills useful to operationalize this knowledge in the analysis and management of real cases. In the frame of the Scienze Internazionali master program, the course is aimed at sewing together in the frame of peace and conflict studies notions and tools provided by different discplines.

 
 
 
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Risultati dell'apprendimento attesi

In termini di conoscenza, ci si aspetta che gli studenti abbiano acquisito confidenza con i seguenti fondamenti: 1) il modello di state-formation in Europa occidentale, e con le sue peculiarità - e in particolare il nesso con la guerra; 2) distinzione e sovrapposizione tra i concetti di nazione, stato e regime politico, anche declinati in contesti non-occidentali; 3) le principali tradizioni di studio proprie dei peace and conflict studies; 4) l'economia-politica del conflitto e della violenza organizzata, e l'evoluzione del dibattito (accademico e di policy) in materia); 5) i concetti di peacebuilding e di pace liberale, le prassi loro associate (modalità di intervento), gli attori e gli elementi ad essi collegati; 6) i limiti del modello democratico e i problemi connessi con i regimi ibridi (le cosiddette "demopazzie").

In termini di applicazione, ci si aspetta che gli studenti siano in gradi di impiegare efficacemente i contenuti di cui sopra nell'analisi di casi reali e ipotetici, cogliendo e  problematizzare i collegamenti esistenti tra tentativi di stabilizzazione, politiche di sviluppo e consolidamento di regimi in senso democratico. L'insegnamento intende inoltre incentivare l'autonomia di giudizio e il miglioramento autonomo di capacità trasversali (quali il problem solving e il teamwork) anche per mezzo dei seminari, degli esercizi e delle simulazioni svolte in classe.

Le capacità di apprendimento autonomo - ovvero la capacità di ampliare l'orizzonte sulla base dei contenuti appresi nell'ambito dell'insegnamento - e di efficace comunicazione sono oggetto di valutazione nelle prove di esame.

Knowledge: students are expected to be confident with the following core concepts: 1) the model of state-formation in Western Europe and its traits - and in particular its link with war; 2) distinction and overlap between concepts of nation, state and political regime, also declined in non-western contexts; 3) the main traditions/schools in peace and conflict studies; 4) the political economy of conflict and of organized violence, and the evolution of the related debate ; 5) concepts of peacebuilding and liberal peace, their associated practices (intervention mode), actors and their related elements; 6) limits of the democratic model and problems associated with hybrid regimes (the so-called "democrazies").

Application of knowledge: students are expected to be able to effectively utilize the abovementioned content in the analysis of real and hypothetical cases, capturing and problematizing the existing links between stabilization attempts, policy development and consolidation of regimes. The course also intends to stimulate autonomy of judgment and autonomous improvement of cross-cutting soft skills (such as problem solving and teamwork) also through in-class seminars, exercises and simulations.

The exam is designed to evaluate the previous two points, along with self-learning skills (that is, the ability to expand the horizon on the basis of content learned during the course) and the ability to communicate effectively.

 
 
 
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Modalità di insegnamento

Alle lezioni che verranno proposte in  forma mista: frontale, seminariale e di riflessione condivisa, l'insegnamento affianca altre modalità didattiche. In particolare, al fine di agevolare il passaggio dalle abilità alle competenze, sono previste almeno 10 ore di interventi esterni condotti in collaborazione con professionisti attivi sul campo.

In-class activities are varied and make use of a mix of frontal lectures, seminars, and exercises. In particular, in order to enhance opportunities for the development of soft skills, are planned at least 10 hours of talks with professionals with experience related to topics covered in the course (conflict researchers, security professionals, humanitarian operators, international institutions professionals).

 
 
 
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Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame è costituito da due parti. La prima consiste in uno scritto, costitutito per la maggior parte di domande a risposta multipla e in misura minore di domande a risposta aperta. Questa parte dell'esame è  volta a verificare l'acquisizione dei contenuti fondamentali dell'insegnamento. È richiesto il superamento di questa prova per potere accedere alla seconda parte dell'esame.

La seconda parte dell'esame - a cui è possibile accedere soltanto dopo avere conseguito la sufficienza nella prima - è orale e unisce i tratti della prova semi-strutturata (domande che fissano vincoli da rispettare nel rispondere) a quelli della prova non strutturata (domande a risposta aperta). I quesiti sono infatti volti non soltanto a verificare la padronanza delle tematiche trattate a vari livelli di approfondimento, ma anche e soprattutto a mettere alla prova la capacità di pensiero critico dello studente e la sua competenza nell'impiegare strumenti appresi e risorse personali al fine di risolvere problemi complessi, reali o ipotetici. Sono oggetto di valutazione anche le capacità di esposizione.

Le due parti della prova hanno identico peso ai fini della determinazione del giudizio finale.

Tutte le attività complementari alle lezioni tenute nell'ambito dell'insegnamento sono da considerarsi un banco di prova informale, che consenta agli studenti - con l'ausilio del docente - una auto-valutazione progressiva e una pianificazione personalizzata del percorso di formazione. La maturità dello studente nell'ambito della disciplina è riassunta nel voto di esame, che tiene dunque conto delle capacità di auto-valutazione e di adattamento in autonomia dello studente lungo l'intero iter formativo. Sulla base di questo presupposto, l'esame si tiene in forma identica per frequentanti e non frequentanti.

The exam consists of two parts. The first part consist of a written test with several multiple-choice questions and a few open-ended questions. This part of the exam is aimed at verifying the acquisition of the core content of the course. It is required to achive at least a pass (18/30) to access the second part of the test.

The second part of the exam is oral and is accessible only after achieving at least a pass in the first part of the exam. It combines questions addressed to verify the student's mastery of topics covered in the course with open-ended questions, meant to evaluate critical thinking, problem-solving and the capability to use personal skills/resources in order to solve complex problems (real or hypothetical). Presentation capabilities are evaluated as well.

The two parts of the weigh equally (50% and 50%) in determining the final score.

Activities complementary to lectures (like in-class exercises) are to be considered informal tests, meant to provide the students (with the assistance of the lecturer) means of self-assessment and self-evaluation throughout the course. The final mark thus takes into account the student's ability to self-evaluate and adapt throughout the entire training process. Given that attendance to in-class lectures and exercises is non-mandatory, and that it is left to the student's judgement to decide if opt-in or out of them, the exam is held in identical form for both attending and non-attending students.

 
 
 
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Attività di supporto

Il "Laboratorio sui conflitti armati" e il "Laboratorio sul postconflict peacebuilding£ sono stati concepiti in modo da essere complementari ai contenuti e alla attività erogate nell'ambito dell'insegnamento in "Conflitto, sicurezza e statebuilding". La partecipazione degli studenti frequentanti l'insegnamento a tali laboratori è pertanto privilegiata.

The " Workshop on Armed Conflicts" and the "Workshop on postconflict peacebuilding" have been designed to be complementary to content and activities covered within the course in "Conflict, security and statebuilding." Request to participate in these Workshops from students attending the course on "Conflict, security and statebuilding" are thus favoured.

 
 
 
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Programma

Le prime ore di lezione verranno dedicate a una breve introduzione all'insegnamento e alle sue modalità di svolgimento. Seguirà un approfondimento in forma seminariale dei concetti chiave (sicurezza, sviluppo economico, statualità e regime politico) e delle relazioni intercorrenti tra questi. Verranno poi richiamati, al fine di amalgamare la classe e fornire una base di partenza comune, i principali approcci delle relazioni internazionali applicati agli studi sulla sicurezza (security studies) e al conflitto(conflict studies).

La parte centrale dell'insegnamento è volta ad approfondire in dettaglio aspetti specifici, seguendo la traccia tematica suggerita nei testi che costituiscono la bibliografia di riferimento. In particolare, si procederà a partire dal testo di Tilly, per poi passare a MacGinty e Williams, poi a Berdal e infine a Collier. Viene dunque osservata l'influenza delle dinamiche conflittuali e di sviluppo (economico e sociale) sulle possibilità di stabilizzazione (o destabilizzazione) del regime politico, a partire dai tratti costitutivi delle forme contemporanee della conflittualità (internalizzazione, civilizzazione, evanescenza del monopolio weberiano della forza, forme irregolari di confronto armato). Sono inoltre analizzati criticamente i modelli di intervento, militare e non, che nel mondo post-bipolare hanno cercato di produrre stabilizzazione e democratizzazione: dal regime change al peacebuilding.

A complemento del programma vengono richiamati i vari esempi concreti presenti nei testi di esame, nonché sviluppato in profondità un caso studio in particolare: il Myanmar.

Gli interventi tenuti da relatori terzi distribuiti lungo l'intero insegnamento, costituiscono una ulteriore possibilità fornita agli studenti per mettersi a confronto con prospettive diverse e comprendere come gli strumenti disciplinari proposti nell'ambito dell'insegnamento possano poi essere variamente declinati nella pratica.

The first part of the course is devoted to a brief introduction of key concepts (security, economic development, statehood and political regime) through the use of both frontal lectures and seminars. In order to amalgamate the class and provide a shared starting point to everyone, the main approaches to security studies and to conflict studies are also recalled in this phase.

The central part of the course is aimed at acquire in-depth knowledge of the topics covered in the textbooks, starting with the text of Tilly then moving to MacGinty and Williams, Berdal and finally Collier. The influence of conflict and of development (economic and social) on chances of stabilization (or destabilization) of political regimes are analysed, along with the constitutive features of contemporary armed conflicts (internalisation, civilization, evanescence of Weberian monopoly of force , irregular forms of armed confrontation). Models of intervention, military or otherwise, are critically analysed as well.

To complement cases and examples recalled in the texts, an in-depth case-study is introduced and used throughout the course: Myanmar (Burma).

The talks held guest speakers are meant as a further opportunity to confront with different perspectives and to understand how the notions, concepts and tools introduced in class are used and applied in a variety of contexts.

 
 
 

Testi consigliati e bibliografia

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I testi di esame, per frequentanti e non frequentati sono:

  • C. Tilly, "War making and state making as organized crime", in P. B. Evans, D. Rueschemeyer & T. Skocpol (Eds.), Bringing the state back in, Cambridge UP, Cambridge 1985, pp. 169-191
  • M. Berdal, "Building Peace After War", Routledge, London New York 2009 (esclusa la terza parte del testo, pp. 135-169).
  • P. Collier, "Guerre, armi e democrazia", Laterza, Roma-Bari 2010.
  • R. Mac Ginty e A. Williams, "Conflict and Development", Routledge, London and New York 2009 o 2016 (la scelta dell'edizione è indifferente).

Readings are the same, for both attending and non-attending students:

  • C. Tilly, "War making and state making as organized crime", in P. B. Evans, D. Rueschemeyer & T. Skocpol (Eds.), Bringing the state back in, Cambridge UP, Cambridge 1985, pp. 169-191
  • M. Berdal, Building Peace After War, Routledge, London New York 2009 (with the exception of part III, pp. 135-169).
  • P. Collier, War, guns and votes, The Bodley Head, London 2009.
  • R. Mac Ginty e A. Williams, Conflict and Development, Routledge, London and New York 2009 o 2016 (either edition is fine).

 
 
 


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Orario lezioni

GiorniOreAula
Lunedì16:00 - 18:00Aula A2 - Pasquale Jannaccone Campus Luigi Einaudi - CLE
Martedì16:00 - 18:00Aula A2 - Pasquale Jannaccone Campus Luigi Einaudi - CLE
Mercoledì16:00 - 18:00Aula A2 - Pasquale Jannaccone Campus Luigi Einaudi - CLE

Lezioni: dal 01/10/2018 al 05/12/2018

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Note

AVVISO IMPORTANTE - CALENDARIO RECUPERO LEZIONI DICEMBRE

La lezione di lunedì 3 si terrà in aula D3, dalle 16 alle 18. Martedì 4 e mercoledì 5 ci troveremo invece dalle 14 alle 18 in aula E3. Giovedì 6 la lezione sarà in aula B2, dalle 16 alle 18. Precederà, nella stessa aula, l'incontro facoltativo sul Kurdistan, dalle 14 alle 16.

È possibile preparare l'esame interamente a partire da testi in lingua inglese, sostituendo la traduzione del volume di Collier con il testo originale (P. Collier, "War, guns and votes", The Bodley Head, London 2009). È del pari possibile sostenere la prova di esame in lingua inglese, previo accordo con il docente.

 
 
 
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Ultimo aggiornamento: 17/01/2019 15:01
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