Corsi di Studio del Dipartimento di Culture, Politica e Società

Conoscenze di base delle competenze dell’articolazione statale ed europea in campo sociale, delle modalità di funzionamento delle articolazioni periferiche (Enti Locali, ASL, sistemi consortili), della normativa di settore e dei sistemi di welfare.

Apprendere come programmare la fornitura di servizi sociali adeguati ai bisogni che esprimono le società locali e compatibili con le possibilità di finanziarne il funzionamento, nell’ambito delle attività più generali condotte dagli enti locali. Conoscere le modalità di programmazione, controllo e rendicontazione degli Enti Locali nel collegamento tra i diversi livelli istituzionali di programmazione (statale, regionale, locale) e nei diversi ambiti temporali (lungo, medio e breve periodo). Acquisire conoscenze teorico metodologiche generali, riscontrarne l’attuazione concreta attraverso l’analisi di buone pratiche e la redazione di documenti programmatori simulati.

Il corso è organizzato in due moduli complementari, tenuti dai Prof. Giorgio Merlo (modulo 1) e Carlo Colombino (modulo 2).

Il corso intende fornire agli studenti gli elementi concettuali, teorici, metodologici, normativi ed operativi del ruolo tecnico nel campo della programmazione pubblica, sia sul versante delle modificazioni sociali e produzione di servizi che degli strumenti interni delle Amministrazioni.

Al termine del corso lo studente dovrà poter analizzare e comprendere criticamente i diversi approcci alla programmazione e contribuire, nello specifico professionale, alla sua impostazione, costruzione, realizzazione e valutazione.

Il corso intende abilitare lo studente alla lettura e comprensione di documenti programmatici e pianificatori nell’ambito dei settori finanziati e regolamentati dagli attori pubblici e territoriali, sviluppando la capacità critica di lettura del percorso tra principio, norma e casi reali.

Lo studente dovrà poter utilizzare le tecniche e gli strumenti più adatti e diffusi per la programmazione, la condivisione delle decisioni, il monitoraggio e la valutazione.

Le lezioni si svolgono in formato seminariale, alternando teoria e analisi di casi reali, con l’ausilio di testi, saggi e materiali di lavoro. Per una piena comprensione della materia ed una adeguata preparazione all’esame è fortemente consigliata la frequenza.

L’esame del primo modulo si svolge in forma scritta della durata di 1 ora con 10 domande aperte. Le prime tre domande, di carattere generale, contribuiscono al 50% della votazione, le altre 7, su argomenti specifici, concorrono al restante 50%.

L’esame del secondo modulo si svolge in forma orale e potrà essere sostenuto tramite la presentazione di un elaborato di ricerca e analisi comparata, sulla base delle istruzioni riportate nell'apposito file di istruzioni pubblicato nella sezione relativa al materiale didattico del corso.

Il voto finale del corso è calcolato come media ponderata dei voti di ciascun modulo, con la seguente formula: 2/3 voto mod.1 + 1/3 voto mod.2

Le prove vengono valutate in base ai seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione dei concetti, capacità di applicare concetti e teorie ai casi, nonché correttezza nell’uso della grammatica e della sintassi della lingua italiana.

Il corso è organizzato in due moduli complementari.

Il modulo 1 affronta i seguenti temi:

• Teoria e principi generali della programmazione sociale
• I diversi approcci e modelli
• I principali metodi e strumenti (l’osservazione, la valutazione, le diverse leve)
• L’approccio strutturale e l’integrazione dei programmi tematici
• L’assetto normativo di riferimento nazionale (LN 328)
• La programmazione operativa
• Analisi comparata di esperienze concrete di programmazione locale (Piani di Zona)

Il modulo 2 affronta i seguenti temi:

• lavorare per obiettivi, lo schema circolare di programmazione e controllo e il paradigma del total quality management
• strumenti di collaborazione e project management
• la programmazione di lungo periodo (Piano strategico e programma di mandato), di medio periodo (dalla RPP al DUP nell’ambito del Bilancio di previsione), di breve periodo (il PEG e gli indicatori per la valutazione)
• strumenti del controllo di gestione: contabilità analitica e indicatori di performance
• funzioni processi e progetti nelle organizzazioni (regolamento di organizzazione, procedimenti amministrativi, …)
• strumenti di rendicontazione, analisi e rappresentazione dei dati dentro e fuori dalle organizzazioni

Per il modulo 1:

Merlo G., La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti, Carocci 2014, approfondimenti sul sito “Pianificazione, programmazione sociale” curato dallo stesso autore.

Nel corso delle lezioni saranno presentati ed utilizzati materiali di lavoro relativi alla programmazione territoriale locale che saranno messi a disposizione tra i materiali didattici.

Per il modulo 2:

testi fondamentali:

Castelnuovo A. e Pone A., Piani e programmi, in Mussari R. (ed.), Manuale operativo per il controllo di gestione, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2001, pp. 74-177, 339-398, scaricabile a questo link

Giancarlo Vecchi, Giuseppe Gioioso, Definire le politiche e monitorare i risultati, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2007, parte prima, scaricabile a questo link

testi di approfondimento:

AA.VV., Misurare per decidere, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2006 disponibile al seguente  link 

AA.VV., Guida pratica per una Pubblica Amministrazione di qualità, Ministero della funzione pubblica, 2016 link