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DIDATTICA DELL'ITALIANO PER STRANIERI

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TEACHING ITALIAN TO FOREIGNERS

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Anno accademico 2016/2017

Codice dell'attività didattica
LET0430
Docente
Paolo Antonio Della Putta (Titolare dell'insegnamento)
Corso di studi
Corso di laurea triennale in Comunicazione interculturale (Classe L-20)
Anno
2° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Base
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-FIL-LET/12 - linguistica italiana
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Scritto
Prerequisiti

Conoscenza dell'italiano almeno a livello C1 del QCER.

Level C1 knowledge of the Italian language.

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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di:

-          introdurre gli studenti ai principi epistemologici della glottodidattica;

-          presentare criticamente i meccanismi psicologici e cognitivi che sottostanno all’apprendimento di una lingua non materna;

-          indagare la relazione fra acquisizione spontanea e insegnamento di una lingua non materna, con particolare riferimento all’italiano;

-          fornire indicazioni teorico/pratiche per favorire un insegnamento consapevole ed efficace dell’italiano come lingua non materna;

-          passare in rassegna i diversi contesti di apprendimento dell’italiano come lingua non materna e riflettere sulle loro ricadute didattiche;

-          fornire indicazioni metodologiche utili per la progettazione e la realizzazione di un corso di italiano per stranieri.

The course aims to:

-          introduce the students to the epistemological principles of language teaching;

-          critically present the psychological and cognitive mechanisms that underpin L2 acquisition;

-          examine the relationship between L2 spontaneous acquisition and L2 teaching, with particular reference to L2 Italian;

-          give practical and theoretical recommendations in order to foster an aware and effective teaching praxis of L2 Italian;

-          enumerate the different context in which L2 Italian can be learnt and reason about their pedagogical implications;

provide the students with methodological suggestions that can help the design and enactment of a course of L2 Italian.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Alla fine delle lezioni gli studenti saranno in grado di:

-       progettare e organizzare corsi di italiano per stranieri;

-       delineare un sillabo adatto ai corsi;

-       seguire, nell'insegnamento dell’italiano a stranieri, approcci metodologici sperimentati;

-       creare materiale didattico.

 

At the end of the course the students will be able to:
- plan and organize courses of Italian for foreigners;
- drow the outline of a syllabus;
- follow different methodological approaches in teaching Italian to foreigners;

- produce educational material.

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Modalità di insegnamento

36 ore di lezione frontale. Durante le lezioni sarà incoraggiata la discussione e la riflessione corale su alcuni temi di particolare rilevanza. 

 

36 hours of lessons. Discussions and critical reflections about relevant topics will be encouraged througout the course.

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Modalità di verifica dell'apprendimento

 Esame scritto.

 Written exam.

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Programma

L’insegnamento è diviso in due moduli. Il primo modulo tratta argomenti di carattere glottodidattico generale e intende dare le basi epistemologiche, teoriche e operative necessarie per un insegnamento critico e consapevole dell’italiano come lingua non materna. I temi principali di questo primo modulo sono:

-          le caratteristiche epistemologiche della glottodidattica e la sua natura interdisciplinare;

-          i principali modelli teorici sull’apprendimento delle lingue straniere;

-          il concetto di interlingua e le sue varietà (con particolare riferimento all’italiano L2);

-          i fattori che concorrono a strutturare l’interlingua (transfer linguistico, transfer d’insegnamento, strategie di acquisizione, sovraestensione di regole etc.);

-          la relazione fra acquisizione spontanea e insegnamento, con particolare riferimento ai costrutti del noticing, della salienza percettiva e del Focus on Form;

-          insegnabilità delle strutture, dicotomia fra sillabo interno allo studente e sillabo esterno proposto dall’insegnante;

-          fattori interni allo studente: motivazione, età, livello di scolarizzazione etc.

Il secondo modulo, riferito in particolare all’italiano come lingua non materna, comprende i seguenti temi:

-          i diversi contesti di insegnamento/apprendimento dell’italiano come lingua non materna e le loro ricadute pedagogiche;

-          il quadro comune europeo di riferimento per le lingue con particolare riferimento all’italiano come lingua non materna;

-          quale italiano insegnare? Aspetti sociolinguistici rilevanti per la didattica dell’italiano come lingua non materna;

-          insegnamento più o meno esplicito e induttivo/deduttivo della grammatica italiana, con particolare riferimento al sistema morfologico;

-          progettazione di un’unità didattica per studenti stranieri di italiano;

-          aspetti teorico/pratici per l’ideazione e la messa in pratica di un corso di italiano per stranieri: analisi dei bisogni formativi, estensione di un sillabo, scelta delle tecniche didattiche, valutazione dell’apprendimento etc. 

The course is divided into two modules. The first module deals with general topics related to language teaching and aims to give epistemological, theoretical and operative principles that prove useful to foster a critical and aware teaching praxis of L2 Italian. The main topics of this first module are:

-          the epistemological grounds of language teaching and its interdisciplinary nature;

-          the main theoretical models on second language learning;

-          the construct of interlanguage and its varieties, with particular reference to L2 Italian;

-          the factors that contribute to interlanguage organization (crosslinguistic influence, transfer of training, acquisitional strategies, L2 rules overextension etc.)

-          the relationship between acquisition and teaching, with reference to key-concepts such as noticing, perceptive salience and Focus on Form;

-           teachability of grammatical features, the relationship between the internal and external syllabus;

-          Internal factors influencing second language learning: motivation, age, level of education etc.;

The second module addresses the following topics, more strictly related to the teaching of L2 Italian:

-          the different context in which L2 Italian can be learnt and their pedagogical implications;

-          the Common European Framework of Reference for Languages, with particular reference to L2 Italian;

-          which Italian should we teach? Relevant sociolinguistic aspects for L2-Italian teaching;

-          different levels of explicitness and deductive/inductive paths in grammar teaching, with particular reference to Italian morphology;

-          didactic unit design for L2 Italian;

-          practical and theoretical tools for designing and enacting a L2-Italian course: needs analysis, syllabus extension, teaching techniques choice, assessing etc. 

Testi consigliati e bibliografia

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 La bibliografia per gli studenti frequentanti è la seguente:

-          Chini, M. & Bosisio, C. (a cura di), Fondamenti di glottodidattica. Apprendere e insegnare le lingue oggi. Carocci editore, 2014 (limitatamente ai capitoli 1 e 2).

-          Diadori, P., Palermo, M. & Troncarelli, D., Insegnare l’italiano come seconda lingua. Carocci editore, 2015 (limitatamente ai capitoli 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9 e 10).

-          Della Putta, P., Gli alunni non italofoni a scuola. Osservazioni terorico-pratiche su un fenomeno di alta rilevanza. Materiali didattici per LEND – Lingua e Nuova Didattica, 2015 (scaricabile dai materiali on-line nella sezione dedicata).

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere alla bibliografia precedente lo studio di due articoli fra quelli indicati qui di seguito:

-          Afitska, O., Role of focus-on-form instruction, corrective feedback and uptake in second language classrooms: some insights from recent second language acquisition research. In The Language Learning Journal, 2012, pp. 1-17.

-          Andorno, C., La lingua degli apprendenti dal punto di vista delle varietà di apprendimento. In Bosc, F., Marello, C. & Mosca, S. (a cura di), Saperi per insegnare. Formare insegnanti di italiano a stranieri. Un’esperienza di collaborazione fra università e scuola. Loescher, 2006.

-          Balboni. P.E., Linguistica applicata e glottodidattica. In Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, 1-2/2009, pp. 23-35.

-          Bernini, G., Il ruolo della lingua materna nell’acquisizione di L2 in prospettiva tipologica. In Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, 1/2012, pp. 53-67.

-          Chini, M., Qualche riflessione sulla didattica di L2 ispirata alla recente ricerca acquisizionale. In Italiano LinguaDue, 2/2011.

-          Della Putta, P. & Visigalli, M., Come aiutare l’acquisizione della morfosintassi del sintagma nominale italiano: confronto fra tre percorsi glottodidattici rivolti a studenti anglofoni. In Italiano LinguaDue, 2/2010, pp. 1-30.

-          Ellis, R., Principles of instructed language learning. In System, 33/2005, pp.209-224.

Questi articoli, sebbene non obbligatori per gli studenti frequentanti, sono utili approfondimenti dei temi trattati durante il corso. Gli studenti interessati sono incoraggiati a prenderne visione e a discutere con il docente gli aspetti più salienti di quest’ultima parte della bibliografia. Alcuni articoli di difficile reperibilità sono scaricabili dai materiali on-line del corso.

 

Attending students should read:

-          Chini, M. & Bosisio, C. (a cura di), Fondamenti di glottodidattica. Apprendere e insegnare le lingue oggi. Carocci editore, 2014 (caps. 1 e 2 only).

-          Diadori, P., Palermo, M. & Troncarelli, D., Insegnare l’italiano come seconda lingua. Carocci editore, 2015 (caps. 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9 e 10 only).

-          Della Putta, P., Gli alunni non italofoni a scuola. Osservazioni terorico-pratiche su un fenomeno di alta rilevanza. Materiali didattici per LEND – Lingua e Nuova Didattica, 2015 (downloadable from the on-line materials of the course).

Non-attending students should add two of the following papers to the previous materials:

-          Afitska, O., Role of focus-on-form instruction, corrective feedback and uptake in second language classrooms: some insights from recent second language acquisition research. In The Language Learning Journal, 2012, pp. 1-17.

-          Andorno, C., La lingua degli apprendenti dal punto di vista delle varietà di apprendimento. In Bosc, F., Marello, C. & Mosca, S. (a cura di), Saperi per insegnare. Formare insegnanti di italiano a stranieri. Un’esperienza di collaborazione fra università e scuola. Loescher, 2006.

-          Balboni. P.E., Linguistica applicata e glottodidattica. In Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, 1-2/2009, pp. 23-35.

-          Bernini, G., Il ruolo della lingua materna nell’acquisizione di L2 in prospettiva tipologica. In Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, 1/2012, pp. 53-67.

-          Chini, M., Alcune ricadute didattiche degli studi acquisizionali sull’italiano L2. In Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, 1/2012, pp. 69-91.

-          Della Putta, P. & Visigalli, M., Come aiutare l’acquisizione della morfosintassi del sintagma nominale italiano: confronto fra tre percorsi glottodidattici rivolti a studenti anglofoni. In Italiano LinguaDue, 2/2010, pp. 1-30.

-          Ellis, R., Principles of instructed language learning. In System, 33/2005, pp.209-224.



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Orario lezioni

GiorniOreAula
Giovedì15:00 - 18:00
Venerdì15:00 - 18:00

Lezioni: dal 03/11/2016 al 09/12/2016

Nota: aula H1

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Note

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Ultimo aggiornamento: 28/11/2016 13:31
Location: https://www.didattica-cps.unito.it/robots.html
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